Ricerca di senso 2009-1

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Editoriale

Il 17 ottobre 2008 in una splendida sala del Rathaus di Vienna al Cardinale Oskar Andrés Rodríguez Maradiaga è stato consegnato il Premio del Viktor-Frankl-Fond. In tale circostanza sono stato invitato a tenere un intervento iniziale che mi fa estremamente piacere riportare come editoriale.
«Signore e signori, mi trovo volentieri qui con voi per riflettere insieme sul rapporto profondo e di grande significato esistenziale che esiste tra il nostro comune maestro, Viktor E. Frankl, straordinario esempio di attenzione all’uomo e alle sue più intime problematiche spirituali, e il Cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, testimone instancabile di come è possibile coniugare insieme un impegno sistematico a servizio dei poveri e un annuncio coraggioso del messaggio della salvezza in Cristo Gesù.
Quando il Cardinale Rodríguez Maradiaga frequentava i corsi di teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma — siamo alla metà degli anni ’70 — l’indimenticabile Padre Bernhard Häring presentava il pensiero di Frankl come un modello di particolare rilevanza sia scientifica che pastorale e invitava i suoi allievi ad approfondirlo attraverso la lettura dei suoi testi.
In quegli anni non erano disponibili molte traduzioni di libri di Frankl in lingua italiana e in quella spagnola. Era però apparso, nel 1974, un volume dal titolo La logoterapia di Frankl, dell’editrice Rizzoli, che egli lesse con molto gusto e interesse. Non conosceva l’autore, che ero io, ma comprese che si trattava di qualcuno che aveva avuto una buona dimistichezza non solo con i materiali originali tedeschi di Frankl, ma soprattutto con lo stesso Frankl. Alcuni anni dopo, per una serie di circostanze fortuite ma felici, il Cardinale ebbe modo di incontrarmi personalmente e scoprì che sono salesiano come lui e ciò lo rese ancor più felice. Da allora un’intensa amicizia ci lega e volentieri ho accettato di presenziare a questo momento celebrativo nel quale gli viene conferito il premio ad honorem da parte del Viktor-Frankl-Fond della città di Vienna.
Dalla consuetudine che in questi anni ho avuto modo di intensificare con il Cardinale Rodríguez Maradiaga posso affermare in tutta coscienza che la speranza rappresenta la chiave di lettura della sua esistenza e dello stretto collegamento con la visione antropologica di Viktor E. Frankl. Basta sfogliare le pagine del volume Il coraggio di prendere il largo, fresco di stampa e pubblicato dall’Editrice Vaticana, per individuare che il filo rosso che lo attraversa è la consapevolezza del valore straordinario della persona e delle sue risorse: in altre parole riconoscere che solo con la speranza si può dire di sì alla vita, nonostante tutto, come Frankl ci ha mirabilmente insegnato.
La speranza, infatti, ha come punto di partenza antropologico una concezione dell’uomo come realtà non statica, ma fortemente dinamica, non totalmente compiuta e definita, ma come progetto aperto, largamente incompiuto, un’esistenza cui è affidato un compito unico, originale e irripetibile, da portare a compimento con responsabilità, generosità e solidarietà.
Ciò non toglie ovviamente — e in forma acuta lo troviamo analizzato nei numerosi scritti di Frankl e in questo recente volume del Cardinale Rodríguez Maradiaga — che la vita umana resta sostanzialmente incertezza e rischio, circondata da mille insidie, da tanti nemici, da potenti tiranni e seduttori, per cui non di rado accade che si compiono scelte fallaci e si commettono gravi errori per quanto concerne sia la progettazione che la realizzazione dell’esistenza, perché pregiudizi e delusioni possono facilmente cancellare quelle tracce di speranza che sono inscritte in ogni progetto d’uomo.
Nella vita umana, però, spuntano esperienze privilegiate, in cui la vita svela il suo significato profondo. Si tratta di istanti e momenti preziosi che riaccendono la fiaccola della speranza. Poiché ne sono profondamente convinti, i nostri due autori nei loro testi, con evidenti accentuazioni diverse ma con lo stesso spirito di forte rispetto per il valore ineliminabile della persona umana, ci rimandano di continuo all’intensità dell’amore, agli incontri difficili e impegnativi che attraversano il vivere quotidiano, all’estasi e allo stupore dinanzi al miracolo dell’arte, della musica, della poesia, all’intima soddisfazione nel portare a compimento un lavoro creativo, alla pienezza significativa di un gesto di solidarietà, di servizio, di accoglienza e sottolineano con forza che di tutto ciò occorre far tesoro, perché la speranza è la torcia che rischiara la nostra esistenza.
E mentre dalla speranza erompe per Frankl la “volontà di signi-ficato“, per il Cardinale emerge in forma appassionata la “globalizzazione della solidarietà“, dal momento che l’uomo non solo cerca un senso nella sua vita, ma lo può trovare anche in una situazione umanamente disperata, che non offre apparentemente alcuna soluzione, a patto che viva in una profonda e significativa esperienza interpersonale che lo faccia attento e disponibile verso le esigenze degli altri, soprattutto se poveri e indifesi.
Le decisione di conferire al Cardinale Rodríguez Maradiaga il premio intitolato a Viktor E. Frankl non poteva, dunque, essere migliore. A noi il compito di accogliere dalle loro mani la fiaccola della speranza e trasmetterla con il loro stesso coraggio e lo stesso entusiasmo, rendendo viva e concreta la globalizzazione della solidarietà che fa vivere con dignità la propria unica e insostituibile esistenza umana».
Eugenio Fizzotti

Approfondimenti

Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga
Le sfide della globalizzazione alla logoterapia
Il processo altamente complesso della globalizzazione e le sfide che pone a una visione dell’uomo che intenda sottolineare l’impegno, la solidarietà e l’orientamento ai valori, sulla scia dell’approccio esistenziale di Viktor E. Frankl, sono stati al centro dell’intervento che il Cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga ha tenuto il 19 ottobre 2008, in occasione del conferimento del Premio ad honorem, assegnatogli dal Comune di Vienna.

Eugenio Fizzotti
Essere corpo nell’olismo logoterapeutico.
Dal dualismo riduzionista alla pluridimensionalità esistenziale
La contrapposizione classica al determinismo e alla passività di certe visioni antropologiche viene a cadere alla luce dell’indirizzo terapeutico elaborato da Viktor E. Frankl, che riconosce il senso e l’unicità irripetibile dell’uomo, compresa la fondamentale dimensione corporea, e ribadisce l’importanza e la cura delle personali convinzioni nel delicato e rispettoso tentativo di equilibrio tra i valori del terapeuta e quelli del paziente.

Domenico Bellantoni
«Tu non mi ascolti mai!»
Ovvero: quale comunicazione in famiglia?
Un’ampia e consolidata esperienza di formazione e di consulenza alle famiglie costituisce la base indispensabile per l’offerta di un itinerario che favorisca un’efficace comunicazione intra-familiare grazie alla quale realizzare un’educazione intesa come apertura ai valori e come orientamento e affinamento della coscienza.

Carlo Buzzetti
Ricerca, incontro e sequela. Il «senso» attraverso l’annuncio di Gesù e gli insegnamenti dei primi discepoli
In molti passi del Vangelo emerge forte l’invito a considerare e vivere l’avventura della ricerca come un’impresa che si allunga verso una meta che è oltre i confini e i modi immaginati e previsti e che si raggiunge nella misura in cui si è disposti a seguire chi è più avanti di noi e ci chiama.

Ignazio Punzi
Le facce del silenzio.
Dal muto patire al mite creare
Cinque sono le tipologie di silenzio che esprimono altrettante modalità di esistenza. Prenderle in considerazione costituisce un breve viaggio che parte dal nascondimento, attraversa l’esperienza del dolore e giunge alle dimensioni di senso.

Esperienze

Eva Klc?ovanská
La famiglia e l’educazione degli adolescenti ai valori.
Una ricerca in Slovacchia
Sulla base dei risultati di una ricerca sperimentale viene analizzato il ruolo dei genitori nell’educazione degli adolescenti ai valori. I risultati rilevano che i genitori, con il loro approccio educativo ai valori, influenzano notevolmente il livello valoriale e la significatività della vita dei loro figli. Inoltre confermano che il senso della vita degli adolescenti è anche influenzato dalla modalità con la quale i genitori trasmettono i valori ai propri figli adolescenti.

Manolo Cattari, Piera Maricca e Danilo Russu
Assistenti bagnanti contro la dispersione scolastica.
Il progetto «La Virata» di Porto Torres
Partendo da un cammino sperimentato di rieducazione e riabilitazione per ragazzi disabili è stato elaborato e realizzato, nel quadro teorico della logoterapia di Viktor E. Frankl, un interessante progetto che ha consentito ad altrettanti soggetti disabili di acquisire le indispensabili competenze per operare come assistenti bagnanti, superando le barriere della discriminazione e dell’emarginazione sociale.

Maurizio Cianfarini
La famiglia emozionale e la paura del «contagio» in oncologia
I profondi cambiamenti in corso nella nostra società hanno permesso al timore del contagio emotivo di diventare una realtà che produce un ulteriore dolore e sofferenza al paziente e alla famiglia, con intensi vissuti di solitudine e di emarginazione. Partendo dalla pratica clinica si cerca di individuare le cause che possono essere alla base di questo approccio a una realtà di malattia e di sofferenza.

Geraldo Caliman e Ana Helena Rodrigues
L’orientamento educativo di fronte al fenomeno del bullismo.
Una ricerca nelle scuole di Brasilia
Al fine di chiarire il ruolo del professionista dell’orientamento pedagogico nei confronti del bullismo all’interno del progetto pedagogico delle scuole brasiliane, è stata ipotizzata e avviata una ricerca sperimentale di cui vengono presentati alcuni dati provvisori, che suscitano perplessità e interrogativi circa il disinteresse esplicito dimostrato dagli organismi di gestione.