Editoriale
Ha suscitato una notevole accoglienza il cambio della guardia al timone degli associati della Sezione AIA «B. Bellini» di Padova. Infatti nella serata di lunedì 28 maggio 2012 la maggioranza degli elettori ha scelto come Presidente per il quadriennio 2012/2016 il quarantenne avvocato Alessandro Scarpelli, ex arbitro nazionale di calcio a 5 e da quattro stagioni osservatore arbitrale nelle massime categorie del futsal italiano, che ha avuto la meglio sull’altro candidato Angelo Brichese (117 voti contro 71).
Visibilmente commosso al termine della lunga assemblea, conclusasi con lo spoglio delle schede quasi alle due di notte, il neo Presidente, nato a Catanzaro il 29 luglio 1972, membro attivo dell’Associazione di Logoterapia e Analisi Esistenziale Frankliana (A.L.Æ.F.) e direttore responsabile della nostra rivista «Ricerca di senso. Analisi Esistenziale e Logoterapia Frankliana», sentendosi orgoglioso per la decisione presa nella sezione padovana che è particolarmente importante per il numero elevato di iscritti, ha voluto ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto e supportato nella candidatura alla guida dei fischietti padovani, ribadendo i punti principali del suo manifesto elettorale che caratterizzeranno la gestione della Sezione di Padova nei prossimi quattro anni di mandato.
Una specifica caratteristica di Alessandro Scarpelli è la sua formazione religiosa: egli, infatti, è membro volontario dell’Unitalsi calabrese, così come lo sono sua madre e suo fratello Francesco, il quale la notte del 12 settembre 2000 si trovava al Camping Le Giare di Soverato con i disabili della sotto-sezione dell’Unitalsi di Catanzaro e riuscì a salvare la vita a molti di essi, subendo un profondo trauma che, nonostante i molti anni già passati, ancora gli provoca un forte stato di tensione. Avvalendosi della formazione cristiana e dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, Alessandro Scarpelli, oltre che direttore responsabile della nostra rivista, scrive e firma le recensioni di molti libri che prendono in esame tematiche esistenziali e religiose sulla base della logoterapia di Viktor E. Frankl.
A seguito della nuova elezione per il quadriennio 2012-2016 egli coinvolgerà in modo molto attivo tutti gli associati che, membri di un Organo Tecnico composito in Seconda, Terza Categoria e Juniores, in Settore Giovanile e Scolastico e in Calcio a 5, saranno impegnati nella preparazione dei giovani arbitri attraverso consigli e indicazioni di notevole valore culturale formativo, oltre che specificamente tecnico, e parteciperanno a periodiche riunioni tecniche specifiche. Ed essendo particolarmente legato al Padre Generale dei Frati Francescani Conventuali, P. Marco Tasca, lo coinvolgerà anche nell’organizzazione di giornate di riflessione religiosa che consentano di svolgere il compito di arbitri con atteggiamenti autenticamente e profondamente cristiani e con uno stile di accoglienza e di rispetto dei valori fondamentali che favoriscano sia la maturazione personale che ottime relazioni interpersonali.
Una sua specifica intenzione è, infatti, quella di «coinvolgere di più tutti gli associati, proponendo l’istituzione di un organo tecnico composito, con un collaboratore che si occupi delle designazioni per la Seconda e Terza Categoria, oltre al campionato Juniores; un secondo collaboratore seguirà il Settore Giovanile e Scolastico e un terzo curerà il calcio a 5». Ciò vuol dire che «i giovani arbitri dovranno essere preparati seguendo consigli e indicazioni sia dei colleghi più anziani e di quelli a disposizione di organi tecnici nazionali e sia di sacerdoti particolarmente adatti alla formazione integrale». Ed è risultata molto interessante la sua idea di far ritornare il centro di allenamento da Cadoneghe a Padova, probabilmente negli impianti del CUS e con la presenza di un preparatore laureato in scienze motorie che possa seguire i singoli con schede ad hoc.
Con un atteggiamento discreto e rispettoso, Alessandro Scarpelli ha anche manifestato una grande stima nei confronti del suo predecessore Vitaliano Spiezia. Infatti ha detto: «Vitaliano ha fatto un lavoro importante, essendo una persona dal passato illustre come arbitro e come dirigente. Di conseguenza mi prefiggo di continuare la sua opera, cercando di dare ancora più entusiasmo e lavorando molto nel reclutamento per far crescere e valorizzare il più possibile i giovani, educandoli ad esercitare in forma coerente il proprio compito. E tale prospettiva formativa l’ho sempre più maturata quando sono stato invitato a intervenire in un corso di Psicologia e Deontologia Professionale, tenuto da Eugenio Fizzotti all’Università Salesiana di Roma, per spiegare ai giovani universitari le specifiche caratteristiche professionali e tecnicamente perfette legate al ruolo specifico di arbitro».
Un’ulteriore informazione riguarda il fatto che nel corso dei lavori dell’Assemblea Elettiva, dopo l’esposizione dei programmi da parte dei candidati e gli interventi di alcuni associati, si è proceduto con la votazione che, oltre all’affermazione elettorale di Scarpelli, ha visto prevalere il collega Paolo Zuin nella corsa alla carica di Delegato all’Assemblea Generale AIA: cento sono state le preferenze accordate all’attuale rappresentante AIA presso il giudice sportivo regionale, contro i 59 voti andati a Vitaliano Spiezia e i 29 per Vincenzo Petta.
Eugenio Fizzotti
Approfondimenti
Eugenio Fizzotti
Analisi Esistenziale dell’homo religiosus. Il contributo della logoterapia
e analisi esistenziale di Viktor E. Frankl all’individuazione del ruolo
dell’esperienza religiosa nell’itinerario di crescita e di maturazione
responsabile della persona
Nel corso della relazione tenuta alle XVI Giornate di studio dell’Associazione Spagnola di Logoterapia (Madrid, 20-21 ottobre 2012) viene sottolineato che la riflessione sulla lettura psicologica fatta da Viktor E. Frankl dell’esperienza religiosa richiede l’individuazione della criteriologia con la quale la psicologia accosta correttamente e onestamente i vissuti religiosi della persona, la conoscenza del pluralismo di modelli teorici che fondano tale interpretazione psicologica, la specifica pluridimensionalità frankliana che caratterizza sia la visione generale della persona che l’atteggiamento religioso.
Franco Poterzio
Il recupero della progettualità nelle vittime di abuso.
Percorsi riabilitativi mediante logoterapia e analisi esistenziale
Al logoterapeuta viene chiesto di accogliere la vittima di un abuso e incoraggiarla a procedere in un’operazione interiore di pacificazione, di ricerca di significato non solo delle violenze subìte, ma anche nel mettersi a disposizione secondo una responsabilità liberamente scelta. La ristrutturazione di una progettualità profanata può partire dunque dall’apertura ai valori, dalla capacità di modificare il modo di soffrire, dal reperire un compito che dia significato all’esistenza. Si tratta precisamente del pratico compito familiare, sociale e lavorativo cui attribuire nuovi significati e in cui trovare relazioni interpersonali di maggiore portata esistenziale.
Eugenio Fizzotti
Per curare la nevrosi la cosa più importante è il compito da realizzare
nella propria vita. Nuova edizione del libro di Frankl «Alla ricerca di un significato della vita»
Tradotto da Eugenio Fizzotti sull’edizione pubblicata dalla Herder Verlag con il titolo Der Mensch auf der Suche nach Sinn, il libro è apparso in italiano, con il titolo Alla ricerca di un significato della vita. I fondamenti spiritualistici della logoterapia, presso l’Editrice Mursia nel 1974 come 6° volume nella Collana «Il Cammino: Pensiero e civiltà». Nel 1980, con il medesimo titolo e sottotitolo, fu inserito dall’editrice come 8° volume della Collana «Ricerche». Nel 1990, inserendo come sottotitolo la frase «Per una psicoterapia riumanizzata», l’editrice collocò il volume come 182° nella Collana «GUM. Nuova serie» e, a seguito di un’ampia diffusione, nel 1998 apparve la 3ª ristampa. Con estrema originalità, infine, scegliendo come sottotitolo l’espressione «Una guida efficace e sicura che può aiutarci a risolvere i nostri problemi», il volume è stato pubblicato dall’editrice nel 2004 fuori di una Collana. Inserito nella Collana «Tracce» il libro è stato ripubblicato con una nuova e intensa presentazione di Eugenio Fizzotti che viene riportata qui di seguito.
Esperienze
Pasquale Riccardi
L’approccio clinico nell’analisi esistenziale di Viktor E. Frankl.
Clinica dei disturbi «psicosociali» in relazione alla coppia.
La capacità di amare è un processo che richiede un’alta maturità psicoaffettiva la quale consiste nel raggiungere una visione della persona umana che non solo contempli la dimensione fisica e psicologica dell’esistenza, bensì inglobi la dimensione spirituale della vita in un tutto armonico. In una visione riduttiva dell’uomo l’altro diventa oggetto ed elemento di scambio d’interesse sessuale e piacere fine a se stesso. Nell’amore vero e autentico si è rivolti all’altro e la relazione consente di scorgere la persona amata in tutta la sua unicità e singolarità esistenziale.
Christian Giordano
Lo spettro dei disturbi post-traumatici come frattura dei processi
di integrazione della memoria e della narrazione.
Aspetti neuropsicologici e psicologici delle sindromi post-traumatiche.
Chi subisce un trauma inizia a percepire il mondo come un luogo non sicuro. Essendo una risultante di fattori oggettivi e soggettivi, la psicodiagnosi dei disturbi post-traumatici non può limitarsi ai comportamenti descritti nel DSM e nell’ICD. La risposta al trauma in seguito a differenti condizioni (guerra, incidente stradale, incendio, ecc.) è diversa sia nella qualità che nell’epidemiologia e conferma la necessità di utilizzare una teoria più articolata per comprendere le conseguenze post-traumatiche. In seguito all’esposizione al trauma il sistema nervoso non riesce ad assimilare l’informazione traumatica per cui l’evento rimane conficcato nella memoria come una scheggia estranea. Il nuovo «racconto» di un mondo imprevedibile e pericoloso non riesce a essere assimilato al precedente flusso narrativo e l’organismo si difende con una vasta gamma di comportamenti sintomatici. Questi tentativi di assimilazione e di protezione della propria integrità psicologica provocano l’alterazione strutturale e chimica nel Sistema Nervoso Centrale e la modificazione degli schemi narrativi e comportamentali.
Mons. Vincenzo Bertolone
Alimentare l’altruismo e indirizzare la volontà allo spirito di servizio.
Presentazione del volume «La porta della felicità» come sintesi originale
e coerente del pensiero di Viktor E. Frankl
Giovedì 11 ottobre 2012 nel salone della Parrocchia di Soverato, in provincia di Catanzaro, ha avuto luogo la presentazione del libro di Eugenio Fizzotti «La porta della felicità. L’esistenza umana alla luce del pensiero di Viktor E. Frankl», pubblicato da D’Ettoris Editori di Crotone nel marzo 2011 e in seconda edizione nel settembre 2012. Dopo i saluti iniziali di D. Gino Martucci, Direttore dell’Istituto Salesiano, e dell’Ing. Leonardo Taverniti, Sindaco di Soverato, con il coordinamento dello psicoterapeuta Franco Corasaniti hanno fatto una vivace relazione lo psichiatra Gregorio Corasaniti, il sacerdote peruviano George Olaechea, docente di filosofia all’Università Gregoriana di Roma e l’autore del libro. Dopo di che ha preso la parola Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, che ha letto il testo riportato qui di seguito.
Ulrich Hommes
Caratteristica dell’essere cristiano è la gioia e l’impegno quotidiano.
Intervista al cardinale Joseph Ratzinger sulla ricerca del senso
Il volume di Ulrich Hommes «Es liegt an uns. Gespräche auf der Suche nach Sinn» (Freiburg, Herder, 1980), contiene conversazioni sulla ricerca del senso della vita con 13 personaggi tra cui Viktor E. Frankl e il Card. Joseph Ratzinger che in quel tempo da oltre 20 anni era docente di Teologia dogmatica e teologia fondamentale a Freising, Bonn, Münster, Tübingen e Regensburg. Collocata nelle pagine 122-126 l’intervista è stata tradotta in italiano da Eugenio Fizzotti che ha ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Editrice Vaticana di poterla pubblicare.
Asterischi
Vincenzo Andraous
Questa rubrica ospita le riflessioni di Vincenzo Andraous, nato a Catania il 28 ottobre 1954, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da 38 anni e condannato all’ergastolo «fine pena mai». Da 15 anni usufruisce di permessi premio e lavoro esterno in art. 21, da 11 anni è in regime di semilibertà svolgendo attività di tutor-educatore presso la Comunità «Casa del Giovane» di Pavia. Per dieci anni è stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera, impegnato in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con Enti, Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali. Non si definisce uno scrittore, ma più semplicemente un raccontatore.