EDITORIALE
Corsi e ricorsi storici. All’inizio del ventesimo secolo, probabilmente sull’onda della terribile esperienza della prima grande guerra, bissata purtroppo con l’ancor più terrificante esperienza della seconda, si registrarono l’affermarsi e lo sviluppo, anche in ambito psicologico, della visione esistenziale, all’interno della quale occupa certamente un posto di assoluto rilievo l’Analisi Esistenziale fondata da Viktor E. Frankl. Ebbene, ai nostri tempi, all’inizio cioè del ventunesimo secolo — caratterizzato da sfide e minacce epocali, quali la crisi economica e il conseguente problema della disoccupazione, soprattutto giovanile; il crollo e la sfiducia verso le istituzioni; la questione morale e la sua ricaduta nell’ambito della politica e, ancor più, nella gestione dell’equilibrio ecologico; solo per citare alcune realtà più evidenti —, va evidenziandosi una notevole riscoperta, nell’ampio panorama internazionale dei diversi indirizzi contemporanei di psicologia, dei temi tipici dell’esistenzialismo, applicati anche all’ambito della relazione d’aiuto (counselling) e della psicoterapia.
Tale rinnovata attenzione e sensibilità fa da sfondo al moltiplicarsi di eventi e occasioni che testimoniano della vivacità e della fecondità della riflessione sull’esistenza umana. Tra questi, evidenziamo, innanzitutto, il Primo Congresso Italiano di Psicoterapia Esistenziale, che si terrà a Roma il 23 e 24 maggio di quest’anno. Inoltre, più strettamente attinente all’approccio frankliano, la settimana precedente, dal 15 al 18 maggio, Vienna ospiterà la Seconda Conferenza Internazionale su Logoterapia e Analisi Esistenziale.
Tali eventi, e soprattutto il secondo, faranno da ideale viatico all’importante Convegno previsto a Londra, tra il 14 e il 17 maggio 2015: il Congresso Mondiale di Terapia Esistenziale.
L’ALÆF parteciperà, con suoi rappresentanti, a ciascuna di queste manifestazioni, anche con alcune relazioni e contributi, a sottolineare il ruolo dell’Associazione, sempre fedele alla sua vocazione di divulgatrice del pensiero e dell’opera ispirata a Viktor Emil Frankl e alla Logoterapia all’interno del più ampio movimento esistenzialista e segnatamente frankliano, tanto in ambito italiano quanto in quello internazionale.
L’attualità e la potenzialità del pensiero frankliano, d’altra parte, sono anche confermate dall’ampio ventaglio di interessi, riflessioni e proposte che da ormai dodici anni — avendo raccolto il testimone nel 2003 dalla precedente esperienza di «Attualità in Logoterapia», quale rivista espressione dell’Associazione di Logoterapia e Analisi Esistenziale Frankliana — proponiamo su «Ricerca di senso».
In tal senso, anche in questo numero, i diversi contributi offriranno la possibilità di verificare come l’approccio analitico esistenziale frankliano permetta «letture» e attualizzazioni relative ad ambiti diversi, quali ad esempio quello educativo e, in particolare, quello dell’educazione socio-affettiva (Bellantoni); quello della ricerca sperimentale e della sua applicazione all’ambito della maturità della vita sacerdotale e consacrata (Crea); quello di valenza più antropologica e legato alla più ampia visione del mondo, dell’esistenza e della persona (Viscardi) e, per finire, quello della cura verso il malato oncologico (Murru et al.).
Anche la recensione, che presenta un’opera legata allo sviluppo del pensiero frankliano, va considerata come un indicatore della fecondità dell’approccio analitico-esistenziale e del riferimento al suo Fondatore, non soltanto all’interno dell’ambito europeo, ma anche, ad esempio, in quello latino-americano.
Infine, ci piace evidenziare come siano sempre più numerosi coloro che, a diverso titolo, si avvicinano all’Associazione e si rendono disponibili a collaborare con la Rivista, con contributi, riflessioni ed esperienze che favoriscono ulteriormente la diffusione del pensiero frankliano.
Ci auguriamo che la panoramica di eventi ed esperienze che abbiamo voluto evidenziare possa sostenere e favorire una sempre maggiore conoscenza dei contenuti e della mission di ALÆF, innescando una circolarità virtuosa di coinvolgimento e partecipazione che vada interessando sempre più non solo i soci che già ne fanno parte, ma anche chi dalla figura e dal pensiero di Viktor Frankl si sentirà attratto e interpellato a una sempre maggiore condivisione d’intenti.
Domenico Bellantoni
EVOLUZIONE STORICO-CULTURALE RIGUARDO AL CONCETTO DI «EDUCAZIONE SESSUALE»
Domenico Bellantoni
(Università Salesiana, Roma)
L’Analisi Esistenziale frankliana si presenta come un approccio psicologico che, in virtù di un profondo radicamento in una peculiare visione antropologica, denominata da Frankl stesso come «ontologia dimensionale», è in grado di suggerire proposte applicative non solo nell’ambito della psicoterapia e del counselling, ma anche in quello educativo e formativo. In tal senso, a partire da questo primo articolo, verrà presentata una serie di contributi in sequenza sul tema dell’educazione socio-affettiva e sessuale, capaci di valorizzare la proposta frankliana, traducendone alcuni apporti fondamentali e integrandoli con altri contributi, in vista della definizione di un significativo e coerente sistema di comprensione e intervento nell’ambito dello sviluppo socio-affettivo e relazionale della persona.
STILE MOTIVAZIONALE, BENESSERE PERSONALE E INFLUENZE ISTITUZIONALI
Giuseppe Crea
(Università Salesiana, Roma)
Questo studio esamina l’associazione tra motivazione sacerdotale (analizzata attraverso il costrutto psicologico dell’orientamento religioso di Allport, nell’adattamento di Francis, 2007) e il benessere personale (investigato attraverso il costrutto psicologico del senso della vita) in un campione di 155 preti cattolici che lavorano in Italia. I dati confermano una correlazione positiva tra orientamento religioso intrinseco e scopo nella vita, ma un’associazione negativa tra un orientamento religioso inteso come ricerca di religiosità e scopo nella vita. Questi risultati sono discussi alla luce delle aspettative sociali del contesto istituzionale in cui questi preti cattolici operano.
IL SENSO E L’ETERNO NELL’UOMO
Alle radici filosofiche del nichilismo e del relativismo etico
Maria Elena Viscardi
(Filosofa, Centro Studi «Erich Fromm», Napoli)
«Il senso e l’eterno dell’uomo», declinati secondo la fenomenologia di Max Scheler, furono riscoperti da Frankl al fine di oltrepassare il riduzionismo, diffusosi nelle scienze psicologiche, e svelare la dimensione noetica, la spiritualità pre-logica, emozionale, inconscia dell’homo humanus. Frankl attraversa tutta la tradizione spiritualista da Bergson alla fenomenologia e all’esistenzialismo, tentando la via di un nuovo umanesimo in grado di dare senso alla tragicità del dolore e alla grazia dell’amore, senza destituire nichilisticamente il Valore dei valori. Nella contesa tra idealismo e realismo, sceglie l’oggettivismo eidetico e intuizionistico del valore di Scheler in contrapposizione a qualunque forma di relativismo assiologico. Hartmann, Gehlen, Marcel, Buber, Heidegger, Jaspers i filosofi di riferimento per costruire un’antropologia che desse il senso di una soggettività caratterizzata da singolarità, irripetibilità, relazionalità, libertà e definita dalla sua capacità di autotrascendenza storica o «orizzontale» e metafisica o «verticale».
LOGOTERAPIA E ANALISI ESISTENZIALE IN ONCOLOGIA
Luciana Murru, Claudia
Borreani, Elisabetta Bianchi e Carla Ripamonti
(Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano)
Presso l’Unità Operativa di Psicologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, da alcuni anni, si tengono i Gruppi di Logoterapia e Analisi Esistenziale in Oncologia (LÆON). Questo articolo ne descrive i presupposti, la metodologia e i risultati ottenuti inserendoli all’interno dello scenario globale degli interventi in psiconcologia fondamentali per la crescita esistenziale.